(attivo a Firenze e Roma dal 1855 al 1875 circa)
Di professione calcografo, si interessa poi alla fotografia con studi a Firenze e, dal 1861 al 1866, anche a Roma. Riproduce fotograficamente i ritratti dei pontefici ottenendo una medaglia d’oro per il suo lavoro. Esegue numerose vedute di Roma soprattutto in stereoscopia. Nel 1866 cede il laboratorio di Roma a Gioacchino Altobelli per ritornare a Firenze.