(Roma 1802 – Roma 1855)
Ottico e meccanico con un negozio in via del Corso 182, è tra i primi a praticare la dagherrotipia a Roma. Sono suoi i più precoci dagherrotipi con vedute di Roma che si conoscono; infatti egli è tra i primi, insieme ad Achille Morelli, ad utilizzare questo procedimento di riproduzione di immagini. Lo Science Museum di Londra conserva una ventina di dagherrotipi di vedute ed architetture romane da lui eseguiti nel 1840 – 41 ad appena un anno dalla divulgazione del procedimento, avvenuta a Parigi nel 1839. Col perfezionarsi della tecnica fotografica, si dedica all’esecuzione di ritratti oltre che di vedute e riproduzioni di opere d’arte, come l’Aurora di Guido Reni del Palazzo Rospigliosi, che gli valgono riconoscimenti ed onorificenze fino alla più prestigiosa concessagli dall’ Accademia di San Luca. Lorenzo Suscipj diviene noto per l’esecuzione di ritratti e di vedute e, dopo l’unità d’Italia, può fregiarsi del titolo di “fotografo dell’Altezza Reale principe Umberto” e nel 1874 anche di “S. A. la principessa Margherita”. Nell’ atelier di Via dei Condotti 48 vengono ripresi numerosissimi esponenti della vecchia e nuova classe dirigente avvicendatisi sulla scena romana nel corso della seconda metà dell’ Ottocento. Alla sua morte l’attività viene proseguita dai figli che continuano ad utilizzare il nome paterno. Lo studio Suscipj rimane attivo a Roma, in via del Quirinale, fino al 1901.